TASSA SUI SACCHETTI DEI SUPERMERCATI E ALTRE STUPIDATE: MANOVRA 2018 SCRITTA DAL PD PER NON PERDERE
- La Voce del Partito dei Valori Cristiani
- 8 ott 2017
- Tempo di lettura: 3 min
Ottobre, mese di funghi e manovre finanziarie. Quella del governo italiano, da circa 20 miliardi (40.000.000.000.000 di vecchie lire) si appresta a passare alla storia come l´ennesima manovra elettorale, fatta per nascondere sotto il tappeto l´immensa mole di polvere dei conti pubblici.
Partiamo con i numeri: nella manovra si parla di un pil 2018 a +1,5%, peccato che questo valore dovesse essere raggiunto già quest´anno e per l´ennesima volta è stato spostato in avanti, un po´ come la famosa battuta che gira nel mondo dello sport "e anche quest´anno lo scudetto lo vinciamo il prossimo anno". Senza contare che come tasso di crescita, ammesso e non concesso che venga raggiunto, rimarrà comunque più basso di molti altri paesi dell´unione europea, ed in particolare di quelli che non adottano l´euro.
Dei 20 miliardi indicati nel documento predisposto dal ministero retto da padoan, ben 11 deriveranno da nuovi debiti. Sì, avete letto bene: lo stock di debito pubblico continuerà a crescere e questo nonostante l´italico stivale vanti un avanzo primario da record. E´ bene ricordare che avanzo primario significa che lo stato, al netto degli interessi pagati, incassa più di quanto spende. Questo significa che questi nuovi 11 miliardi di debito serviranno esclusivamente a pagare gli interessi al "mercato", ovvero alle grandi istituzioni finanziarie.
Ovviamente non possono mancare le nuove entrate, che saranno pari a 5,2 miliardi, compresa la nuova, assurda, tassa sui sacchetti usati nei supermercati per contenere frutta e verdura. Nel libro dei sogni del ministro, poi c´è il discorso lotta all´evasione e miglioramento degli incassi da parte di equitalia. Tutta roba già vista e sentita in tutte le salse e che non ha mai portato risultati tangibili.
Naturalmente, oltre alle entrate, ci sono anche gli "impieghi", ovvero i soldi destinati allo sviluppo: 3,8 miliardi che dovranno essere usati per "misure selettive di impulso alla crescita, agli investimenti pubblici e privati, di promozione sociale e per i giovani" e che dovrebbero dare spinta alla crescita al pil. Non subito, però, ma nell´arco di quattro anni. Cosa diceva Keynes? "Nel lungo periodo siamo tutti morti". Ecco, quella del tirare a campare in attesa che si muoia tutti, appare la tecnica più gettonata da parte degli ultimi due governi. Ovviamente, la spesa miliardria per i 300.000 africani fatti arrivare dal governo Pd in Italia, quella spesa, non si tocca e non si taglia: almeno 4 miliardi di euro nel 2018, ma non basteranno. In "compenso" non verrà nè ridotta nè aumentata la spesa dello stato per gli italiani poveri: era a zero e restarà a zero.
D´altra parte, però, ci sono impegni ben precisi presi sciaguratamente con la ue dai governi che si sono succeduti a Palazzo Chigi dal 2013 ad oggi, tutti targati Pd più quelli presi dall´orrendo governo Monti, chiamati fiscal compact, che prevedono l´abbattimento di uno 0,5% del debito pubblico ogni anno e che non potranno essere disattesi all´infinito, soprattutto con il futuro governo "giamaica" che dovrebbe insediarsi a Berlino, dove Merkel dovrà necessariamente appoggiarsi ai falchi più intransigenti sull´austerità e la distruzione dei paesi mediterranei per poter governare.
Se qualcuno, dalle parti di Roma, spera in un ammorbidimento della ue sui "parametri" economici, farebbe bene a prepararsi a rimanere deluso nelle sue aspettative. Per non dire che tra meno di due anni, in verità un anno e mezzo, Mario Draghi lascerà la guida della Bce e al suo posto arriverà un tedesco, ad esempio Weidmann, attuale numeno uno della Bundesbank, un feroce rapace al cui confronto un falco è una gallina padovana.
Questa manovra, quindi, definisce sempre più questo governo come i famosi "governi balneari" della prima repubblica, quelli costituiti giusto per allontanare un po´ la data del voto, ma senza capacità e soprattutto volontà, di incidere seriamente sul futuro del paese, a partire dall´uscita dall´euro dell´Italia.
Uscita che il grande economista Arthur Laffer ha ribadito essere l´unica via di salvezza per l´Italia.
L´unica speranza è che, alla prossima tornata elettorale, il fronte sovranista e nazionalista riesca ad avere la maggioranza ed a fare i passi necessari per ridare un futuro all´Italia, altrimenti saremo destinati a diventare mera colonia teutonica.
Luca Campolongo
articolo del 9 ottobre 2017 tratto da ilnord.it
Fonti:
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2017-10-04/def-senato-6-misto-autonomie-dicono-si-due-relazioni--112448.shtml?uuid=AEpZfSeC
http://www.partitodeivaloricristiani.com/ LA VOCE DEL PARTITO DEI VALORI CRISTIANI, La Nostra testata Giornalistica OnLine. Segui Il Movimento Partito dei valori Cristiani in Internet e sui principali social Network.
