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L´art. 36 della Costituzione sancisce che: Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionat

  • La Voce del Partito dei Valori Cristiani
  • 4 ott 2017
  • Tempo di lettura: 2 min

Da architetto anche se non iscritta ad alcun ordine professionale condivido questa battaglia che oltre essere una questione di diritto è una questione di dignità personale.

È verissimo che da professionisti si ha la proprietà intellettuale di ciò che si produce ed è pur vero che per garantire e valorizzare tale proprietà (che spesso è direttamente proporzionale ad una professionalità) vengono riconosciuti dei diritti, tra i tanti anche quello economico. È altrettanto vero che ognuno è libero di donare il proprio intelletto, la propria competenza e la propria professionalità alla collettività per un puro senso civico oppure ad una cifra simbolica. Nulla di strano o sconvolgente in questo, anzi il senso sociale del proprio lavoro è sempre bene valorizzarlo e renderlo disponibile, appunto, alla società in cui si è deciso di vivere e convivere.

Ma un conto, a mio avviso, è fare tale scelta ex post l´elaborazione di un "opera intellettuale" (di qualsiasi natura sia) ed un altro conto è fare tale scelta ex ante e su richiesta.

Le motivazioni che hanno portato l´amministrazione di quel comune a fare certe scelte economiche possono sicuramente essere virtuosissime e meritevoli di senso di responsabilità per una comunità amministrata con responsabilità quotidiana ma due considerazioni vanno a mio avviso fatte, mettendo poi tutti i vari fattori su una bilancia a più bracci (:-P):

1) ma su una spesa consistente è così diseconomico prevedere e trovare un equo compenso (un minimo sindacale, anche di 1 euro al giorno per ogni componente ATP?) che dia dignità alla proprietà intellettuale che questa associazione elaborerà?

2) sicuramente non sarà questo il caso, ma nella PA capita spesso che un professionista "doni" alla PA una sua idea progettuale e del tutto casualmente lo stesso progettista viene nominato direttore dei lavori della stessa o comunque la sua collaborazione è presente nella fase esecutiva di un dato progetto. In questo caso è stato posto qualche limite affinché questo fenomeno non avvenga (sia per i professionisti dell´ATP sia per eventuali società ad essi riconducibili)?

Non voglio criticare una sentenza ma credo che l´opinione comune sia dubbiosa su tale sentenza per queste ragioni ed invece di adire a denuncia (che ognuno decide in autonomia se farle o meno) credo sia opportuno spiegare deontologicamente come comporta una scelta del genere, sia in positivo che in negativo al di là delle motivazioni economiche delle parti (anche per la nostra costituzione l´interesse economico lo pone numericamente dopo la proprietà...e l´ordine numerico delle cose ha sempre un preciso significato).

https://www.lavoripubblici.it/.../Prestazioni-gratuite-Claudi...

dell´Onorevole Architetto Claudia Mannino

http://www.partitodeivaloricristiani.com/ LA VOCE DEL PARTITO DEI VALORI CRISTIANI, La Nostra testata Giornalistica OnLine. Segui Il Movimento Partito dei valori Cristiani in Internet e sui principali social Network.


 
 
 

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