La cosa più cara che può avere un popolo e´ la sua Costituzione.
Attraverso la Costituzione il popolo detta i principi della propria convivenza, del proprio sviluppo, del proprio sostentamento, della propria organizzazione, dei propri poteri, ... in buona sostanza del proprio essere Stato, e dell´esser cittadino nello Stato. I sovrani e gli oligarchi concedevano gli Statuti quando ormai la rivolta era alle porte dei loro palazzi. La Costituzione invece, la "edificano" i popoli, ne rappresenta infatti, la loro massima espressione. Nel nostro Paese si è giunti alla fase Costituente dopo anni di lotte sanguinose, culminate con una guerra civile nel bel mezzo di un conflitto mondiale. L´Italia apriva finalmente le porte ad una forma democratica di governo del Paese estromettendo dal proprio territorio ogni forma diversa di sovranità rispetto a quella individuata nel popolo. Ecco perché chi offende, aggredisce o viola la Costituzione diviene inevitabilmente "nemico del popolo", espressione senza dubbio rievocativa di una cattiva prassi applicata nella ex Unione Sovietica che etichettava in tal modo coloro di cui Stalin aveva deciso di liberarsi. Tale espressione invece, epurata chiaramente da strumentalizzazioni ideologiche e criminali, definisce esattamente colui che attenta alla Costituzione. Chi viola od invita a violare la Costituzione, si pone immediatamente contro la volontà del popolo. Invitare a violare la Costituzione significa quindi, invitare il popolo ad agire contro se stesso! La Costituzione peraltro, non rappresenta soltanto la più alta espressione di un popolo, ma anche e soprattutto la sua unica garanzia (tutela, difesa), il suo più energico baluardo dinanzi ad ogni spinta demagogica, accentratrice, finanche totalitaria proveniente da opportunisti, arrivisti accecati di potere, spregiudicati potentati economici, guerrafondai ed eccitatori senza scrupoli ... tutti pronti ad aizzare le masse per abbattere quello scomodo ed odiato baluardo che ostacola il dilagare di ogni forma di scempio. Questi raffinati agitatori, fraudolentemente, adulano e manipolano le folle, le plagiano, le dividono, ed infine le utilizzano per calpestare e scardinare impunemente quell´argine, nella loro sciagurata inconsapevolezza. Quanti rivoluzionari la storia ci ha consegnato che al grido di libertà hanno conquistato il potere e poi, da liberatori si sono trasformati in dittatori? Costoro non hanno quasi mai concesso ai popoli che si affermasse una democrazia e la libertà di scrivere una grande Carta a loro garanzia e salvaguardia (dei popoli). Ho sempre diffidato di coloro che predicano discordia, sedizione, violenza di piazza, contrapposizione rissosa, che strumentalizzano la rabbia e che dileggiano le istituzioni ed invitano ad abbatterle. Ho altrettanto diffidato da coloro che propongono soluzioni fantasiose ed immaginifiche, che prospettano disastri o paradisi, ovvero visioni fideistiche e dogmatiche (integralismo religioso). Credo di essere giunta ad una fase in cui non mi appassionano più le ideologie o le divisioni per classi o per partiti o movimenti, mi interessano le idee nella loro purezza, nella loro trasversalità, nella loro sostenibilità scientifica, economica ed ancor prima umana. Mi affido sempre al libero pensiero, scevro da ogni condizionamento di destra di sinistra o di centro e da ogni credo religioso o corporativo. Sento di aver abbandonando nell´analisi ogni forma di superficialità, di pronta e rapida soluzione. Ho necessità di tempo per capire e quindi elaborare e nello studiare gli eventi mi affido soprattutto alla logica ed al raziocinio, cercando di confutare l´intuito e l´istinto. E soltanto all´esito del predetto percorso ammanto la mia convinzione di tutta la passione di cui dispongo. Ebbene nel leggere e rileggere, e confutare e raziocinare i principi sanciti nella nostra Carta Costituzionale mi sono persuasa che rappresentano il punto più alto della storia del nostro popolo.
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