L'USURA PRATICATA AI GESTORI DELLE POMPE DI BENZINA DA PARTE DELLE COMPAGNIE PETROLIFERE E DELLE
- partitodeicristani
- 15 mag 2018
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Oggi vogliamo rendere pubblica una delle tante segnalazioni di lavoratori italiani che ci chiedono aiuto e supporto affinchè possa essere affrontato a Roma e a Bruxelles un tema molto sentito: margini di profitti molto bassi perchè continuano ad esserci innumerevoli accise su un litro di carburante e continuano ad esserci aumenti incontrollati di carburante da parte delle compagnie che forniscono i carburanti alle pompe. NON E' PRESENTE UN CONTROLLO DI MERCATO DA PARTE DEGLI ORGANI COMPETENTI DELLO STATO.
QUALI SONO LE ACCISE DELLE BENZINA
È bene sapere però che per ogni litro di carburante che si acquista, si paga solo una minima parte collegata al costo industriale, il resto del costo al litro è legato alle varie tasse che gravano sui combustibili.
Il prezzo attuale della benzina si compone di tre parti: il prezzo netto del combustibile, che include anche il guadagno dei gestori della pompa, le accise e l’Iva.
In sostanza, ogni volta che acquistiamo un singolo litro di carburante siamo obbligati a pagare una notevole quota di tasse, di origine diversa tra cui anche le famose accise, ovvero una quota dovuta allo stato come imposta sui consumi.

Le accise pesano per più di un terzo e sono composte in buona parte da imposte di scopo, introdotte dai vari governi per raggiungere specifici obiettivi.
Ecco cosa paghiamo ogni volta che acquistiamo un litro di benzina. L’elenco completo delle 17 accise sui carburanti, a cui va aggiunta l’Iva al 22%.
0,000981 euro: finanziamento per la guerra d’Etiopia (1935-1936)
0,00723 euro: finanziamento della crisi di Suez (1956)
0,00516 euro: ricostruzione dopo il disastro del Vajont (1963)
0,00516 euro: ricostruzione dopo l’alluvione di Firenze (1966)
0,00516 euro: ricostruzione dopo il terremoto del Belice (1968)
0,0511 euro: ricostruzione dopo il terremoto del Friuli (1976)
0,0387 euro: ricostruzione dopo il terremoto dell’Irpinia (1980)
0,106 euro: finanziamento per la guerra del Libano (1983)
0,0114 euro: finanziamento per la missione in Bosnia (1996)
0,02 euro: rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri (2004)
0,005 euro: acquisto di autobus ecologici (2005)
0,0051 euro: terremoto dell’Aquila (2009)
da 0,0071 a 0,0055 euro: finanziamento alla cultura (2011)
0,04 euro: emergenza immigrati dopo la crisi libica (2011)
0,0089 euro: alluvione in Liguria e Toscana (2011)
0,082 euro (0,113 sul diesel): decreto “Salva Italia” (2011)
0,02 euro: terremoto in Emilia (2012)
Inoltre per ordine dell'Unione Europea e della BCE, vi è sempre più l'obbligo di utilizzare bancomat e carte di credito causando gravissimi danni a chi gestisce i prodotti petroliferi ai cittadini. I margini di profitto di codesti gestori sono bassissimi dopo aver saldato gli stipendi, i contributi, le utenze ed i servizi vari relativi alla gestione ed oltretutto sono obbligati a saldare in anticipo le forniture dei prodotti petroliferi o comunque prima di aver venduto l'intera fornitura. L'incentivo dei pagamenti tramite carta di credito e bancomat riduce ulteriormente questi bassi margini di profitto dei gestori delle pompe di benzina in quanto viene applicata ad esempio una commissione di 1,20% di euro sulla transazione con carta di credito e di 0,60% di euro sulla transazione con bancomat. Lo Stato che permette questi sistemi di usura legale non si rende conto che riduce sempre di più i cittadini lavoratori in povertà. E' assurdo che ad esempio su tre mesi di gestione di una pompa di benzina un mese vada solo ed esclusivamente a coprire le spese bancarie.
Noi del Partito dei Valori Cristiani ci auguriamo che i Governi futuri possano intervenire cautelando meglio i lavoratori e gli imprenditori dei prodotti petroliferi ed i cittadini italiani dall'usura bancaria e dall'usura delle Tasse. Oltrettutto è ormai abitudine trentennale aumentare i carburanti durante il periodo delle vacanze a danno di tutti i cittadini italiani che al loro rientro dalle ferie si trovano a dover pagare la benzina più cara di quando sono partiti. Inoltre facciamo notare che nelle aree di servizio sulle autostrade i carburanti si pagano quasi il 36% in più al litro rispetto alle pompe cittadine, QUESTO SISTEMA VI SEMBRA TUTTO NORMALE?
PER NOI DEL PARTITO DEI VALORI CRISTIANI NO!!!
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