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Business Insider Italia difende lo squalo George Soros e attacca il M5S

  • Silenzi e Falsità
  • 27 nov 2018
  • Tempo di lettura: 2 min

Ed ecco che anche in Italia prendono le difese del lupo travestito da agnello George Soros, ovvero colui che viene presentato come filantropo e benefattore ma che in realtà mise in ginocchio il popolo italiano nel 1992 facendo crollare la lira con un’operazione speculativa.

A difenderlo ci pensa Business Insider Italia, versione nostrana della nota testata americana, che nel nostro Paese si appoggia al network del gruppo GEDI di De Benedetti e Agnelli.

Il povero (si fa per dire) Soros, secondo Business Insider, è “da tempo il bersaglio delle destre reazionarie e nazionaliste un po’ dappertutto nel mondo, con l’eccezione dell’Italia, dove a prendersela con Soros non sono solo la Lega, Fratelli d’Italia e neofascisti assortiti ma anche il Movimento 5Stelle, la cui identità politica è evidentemente ancora in cerca di definizione”.

L’articolista dimentica però di raccontare perché, come scrive, c’è “l’abitudine a identificare Soros con il demonio”.

Ecco tre semplici motivi per cui Soros non è l’angelo che viene dipinto dai media:

1) Ha interferito in varie occasioni nelle questioni italiane (altro che Putin!)

2) Secondo DC Leaks Soros è “architetto di ogni colpo di Stato degli ultimi 25 anni”

3) Sta mettendo il naso nell’informazione italiana

Eppure Business Insider sembra condividere l’opinione dell’Open Society Foundation di Soros, secondo cui “Facebook mina i valori che sostengono la nostra democrazia”.

Al contrario di Soros, che è “tra i bersagli prediletti di bufale di vario genere”, quei diavoli del M5S, invece, usano Facebook come “strumento di manipolazione del discorso pubblico”, secondo Business Insider.

Poi il giornale americano paragona le mele con le pere mettendo a confronto i fan della pagina Facebook del Movimento 5 Stelle con gli utenti giornalieri di Repubblica e Corriere della Sera, come per dire che tra i due giornali e i 5Stelle ci sia la stessa potenza di fuoco:

«“Massima diffusione!”, “Collegatevi”, “Copiate e incollate e caricatelo sui vostri profili” sono alcuni degli imperativi che riecheggiano in ogni post (una decina al giorno), sollecitati agli 1,3 milioni di persone che seguono la pagina. Un’enormità. Per avere un metro di paragone, ancorché improprio, Repubblica.it – il quotidiano online più letto in Italia, proprietà dello stesso editore di questo giornale – ha 3,3 milioni di utenti unici al giorno, e Corriere.it 2,7 milioni (ovviamente, molti tra questi saranno sovrapposti, anche con coloro che ricevono aggiornamenti dalle pagine del M5S)»

Business Insider afferma anche che dalle pagine del M5S passa una fetta consistente di informazione “quantomeno dubbia” e si chiede chi tutelerà gli utenti dal rischio manipolazione.

Sempre la solita solfa. Ma pare che coloro che si preoccupano per la plebe, con la plebe abbiano poco a che fare. Infatti ignorano (o fingono di ignorare?) che è ormai noto a tutti che l’informazione “quantomeno dubbia” è quella dei giornaloni. E che a tutelarli dal “rischio manipolazione” dei media mainstream ci pensa chi, come Silenzi e Falsità, fa davvero informazione.

Fonte: Silenzio & Falsità

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