Il bianco e il nero sono dentro, non in faccia
Nel cosiddetto immaginario collettivo, termine che si tira fuori quando ci si vuol attribuire una patina culturale, nero è da sempre sinonimo di negativo, e bianco di positivo. Tranne sul conto corrente, dove il negativo è il rosso e il nero è buon segno. Esiste l'uomo nero che porta via i bambini cattivi, Calimero il pulcino piccolo e nero, le palline bianche e le palline nere, la pecora nera... adesso vanno anche di moda le automobili bianche, mentre una volta era di moda il nero.
In parecchi posti e per parecchio tempo il nero è stato simbolo di negatività anche sulla faccia delle persone, prima che fosse diffusa la percezione che il problema del nero è quando è nera la coscienza, non la faccia.
Bianco e nero sono due dati statistici, ci sono più pecore bianche che nere, e nel nostro paese, allo stato attuale, più facce bianche che nere. Punto. Dietro la faccia c'è una persona, che si spera che abbia la coscienza bianca, e non nera.
Abbiamo avuto atlete che ci hanno rappresentato, e che ci rappresentano, nel panorama mondiale in modo del quale dobbiamo essere orgogliosi. Mi viene in mente una per tutte Fiona May, britannica naturalizzata italiana che ci ha regalato due mondiali nel salto in lungo.
Siamo all'approssimarsi del giorno della memoria, che sarà domenica 27, un giorno in cui si celebrano le vittime delle persecuzioni disumane, ma non tutte, solo quelle del nazismo, trascurando le altre (non sarebbe meglio unificare, e rendere omaggio a tutti coloro che sono stati prevaricati da un regime tirannico di qualsiasi stampo?).
Per inciso, il Presidente della Repubblica ha detto che il razzismo è "un virus micidiale, pronto a risvegliarsi". Il razzismo è una schifezza, non c'è dubbio. Ma siamo così sicuri di essere un paese razzista? Voi conoscete tante gente che PER DAVVERO ha atteggiamenti contro chi non ha la faccia del proprio stesso colore, in maniera precostituita verso chi si comporta in maniera compatibile con quella in cui ci comportiamo noi?
Al Quirinale c'era un corazziere con il viso scuro. Può capitare, è un fatto statistico! Se vogliamo davvero rispettare tutti, davvero non essere razzisti né al dritto né al contrario, mettiamoci in testa che uno può essere del colore che gli pare, ed avere diritto di avere rispetto e dovere di dare rispetto come chiunque altro di qualsiasi colore, nazionalità, estrazione, fisionomia.
I valori si hanno dentro, non sulla faccia.
https://voxnews.info/2019/01/24/la-provocazione-nazista-di-mattarella-il-corazziere-nero/?fbclid=IwAR1y9OgWL6mzAQFD_wJTAH9jvnzXh4sll36RbTE_7IwmfzFmsmRqXv1Gr04
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