Stazionare in stazione
Con tutto il rispetto e senza polemica... un articolo troppo lungo, ben scritto, piacevole da leggere almeno per un po', ma in cui è scritto ben poco.
Resta però una considerazione alla quale deve spingerci. Perché è così tanta la gente che accetta di vivere così, o che è costretta a farlo. Bisognerebbe trovare un modo perché tutti riuscissero ad avere un'esistenza e una collocazione dignitosa, e questa non lo è.
Come non è dignitoso che in un posto qualunque, ma nella fattispecie la stazione della capitale d'Italia, si debba offrire al passante o peggio al turista questo spettacolo triste.
Mesi fa, passando lì davanti per andare a prendere la macchina al parcheggio essendo tornato con il treno di sera tardi, fui sorpreso e misi un post su Facebook. Mi fu risposto che queste persone non vogliono andare nei luoghi più confortevoli che vengono loro proposti. Mi chiedo se sia vero e, qualora lo sia, sia accettabile questa che comunque è una forma di prepotenza. "Scusa, mi dispiace, ma qui non puoi stare. O vieni dove ti dico io, o ti mando comunque via da qui e vai dove ti pare", mi verrebbe da dire. Ma con tanta pazienza e tanto rispetto. Perché la gente, quando non si convince, forse si convince se tu sei disposto a fare la fatica di convincerla, e questo significa rispettare, non imporre. E c'è gente che ha bisogno di te e della tua pazienza.
https://www.internazionale.it/reportage/giuseppe-rizzo/2019/01/23/roma-senza-dimora-piano-freddo
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