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Ursula von der Leyen (Vdl) dal 1° novembre 2019 sarà la prima donna nella storia dell’Unione a ricop

Sessant’anni, tedesca, popolare, sette figli, ex ministro della Difesa di Angela Merkel, come nuovo capo della Commissione europea

Ursula von der Leyen ha citato suo padre che alla fine della sua vita diceva: “l’Europa è come un matrimonio. L'amore potrebbe non essere più forte come il primo giorno, ma diventa più profondo”. La candidata presidente della Commissione europea, nel suo discorso all'Europarlamento – che alle 18 di oggi voterà a scrutinio segreto – ha spaziato su diversi temi: dall'ambiente all'immigrazione, dalla Brexit (“Se servirà più tempo per motivi validi” l'Unione europea potrà concedere una proroga) allo stato di diritto (“Non si possono fare compromessi quando si tratta di difendere la libertà e lo stato di diritto”). Le ultime parole del ministro della Difesa tedesco sono indirizzate a “chi vuole rafforzare l'Europa”, che potrà essere sicuro di “avermi dalla sua parte, ma sarò nemica di chi vuole indebolirla. Possiamo discutere ma non possiamo dimenticare i motivi che ci hanno portato a formare questa alleanza. Chiamo tutti gli europei a fare la loro parte. Lunga vita all'Europa, viva l'Europa”.

Democrazia europea

“Se il Parlamento vota a favore di una iniziativa legislativa, mi impegno a proporre un atto legislativo”. Von der Leyen interviene su un punto molto delicato perché l'esecutivo Ue è la sola istituzione europea a disporre del monopolio di iniziativa legislativa. Il Trattato prevede già la possibilità per il Parlamento di chiedere alla Commissione un intervento legislativo tuttavia

non c'e' un uso sistematico di tale possibilità. L'apertura di von der Leyen in questa direzione è un tassello dell'operazione “seduzione” degli eurodeputati per superare il cosiddetto “deficit democratico”.

Lavoro, economia, flessibilità

“Serve una Europa più sociale, con un meccanismo di riassicurazione europea della disoccupazione e un quadro per un salario minimo su scala europea”, ha spiegato von der Leyen a Strasburgo. “Dobbiamo garantire un salario minimo che consenta una vita dignitosa”.

“La dignità del lavoro è sacra”, scrive infatti nel suo programma. “Entro i primi 100 giorni del mio mandato, proporrò uno

strumento legale per garantire che ogni lavoratore in Ue abbia un salario minimo equo. (...) Dovrebbero essere fissati salari minimi secondo le tradizioni nazionali, attraverso contrattazione collettiva o disposizioni di legge”.

E ribadisce in Aula quanto assicurato ieri ai socialisti in una lettera: sul patto di stabilità “servono riforme e investimenti. Dobbiamo far sì che possa essere utilizzata” a questo fine “tutta la flessibilità prevista dalle regole. Non è il popolo che serve l'economia, ma è l'economia che è al servizio del nostro popolo”.

Migrazioni

“In mare c'è l'obbligo di salvare le vite. La Ue deve e può difendere questi valori”, ha detto la presidente designata. “Dobbiamo salvare le vite ma non è sufficiente: dobbiamo lottare contro i trafficanti di esseri umani, assicurare le nostre frontiere esterne e tutelare il diritto asilo tramite corridoi umanitari”. Von der Leyen ha ribadito che è necessaria una modifica del regolamento di Dublino – che pone in capo ai paesi di primo arrivo gli oneri legati agli arrivi dei migranti – oltre a rafforzare la missione Frontex portandola a 10 mila effettivi “non entro il 2027, ma molto prima, come minimo entro il 2024”.

“Dobbiamo modernizzare il nostro sistema di asilo europeo. Possiamo avere confini esterni solo se diamo abbastanza aiuto agli stati membri che affrontano le maggiori pressioni, solo a causa di dove sono posizionati sulla carta geografica. Serve solidarietà: dobbiamo aiutarci gli uni con gli altri e serve un nuovo modo di condividere gli oneri” legati all'immigrazione.

Web tax

“Bisogna riconciliare la dimensione di mercato con quella sociale e introdurre una fiscalità giusta che riguardi settori come quello del digitale”, ha detto Ursula von der Leyen. “È bene che i giganti del web facciano degli utili in Europa, siamo un mercato aperto ma se realizzano questi utili con i nostri lavoratori, la nostra istruzione, la nostra previdenza sociale e le nostre

infrastrutture non è accettabile che facciano questi utili senza pagare le tasse. Se vogliono avere dei benefici devono avere degli oneri”.

Green deal

Rispetto agli investimenti per un'economia senza emissioni di Co2, von der Leyen ha aggiunto che “dobbiamo avere un'economia forte perché se vogliamo spendere prima occorre guadagnare”. L'Europa deve arrivare alla “neutralità climatica entro il 2050”, per questo proporrò un “Green deal” nei primi cento giorni perché l'obiettivo 2050 possa essere tradotto in legge”, ha dichiarato. “Serve un piano di investimenti europeo sostenibile, un branca della Bei deve diventare una banca per il cambiamento climatico”, una delle “sfide pressanti” per l'Ue, secondo la candidata. “Voglio che l'Europa diventi il primo continente climaticamente neutrale entro il 2050”, ha detto la ministra tedesca. “Per realizzare questo obiettivo dobbiamo compiere passi coraggiosi insieme. Il nostro obiettivo di ridurre le emissioni del 40 per cento entro il 2030 non è sufficiente”, è necessario “andare oltre” puntando a una riduzione delle emissioni “del 50, se non 55 per cento”.

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