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DANNI DEL TERREMOTO A TERAMO ANCORA IRRISOLTI STRADE INTERROTTE E ABITAZIONI PERICOLANTI


30 agosto 2019

Gentile Presidente della Repubblica Italiana SERGIO dott. MATTARELLA, le recenti operazioni di sgombero degli edifici occupati dai senza fissa dimora a Teramo e Pescara inducono ad alcune riflessioni e precisazioni per comprendere al meglio il fenomeno sociale con cui la comunità tutta deve fare i conti doverosamente. Le persone che hanno vissuto e vivono nelle condizioni indegne di una società civile presentano problematiche di diversa natura, pertanto sono necessarie misure di sostegno e di aiuto che tengano presenti questi aspetti di primaria importanza, affinché i rimedi non siano peggiori dei mali che si vogliono curare. Se si pensa ad un programma di interventi mirati senza distinguere tra chi non dispone di un alloggio perché ha perso lavoro e famiglia, lo spacciatore, il tossicodipendente oppure l’alcolista, si sbaglia clamorosamente. È evidente che per non disperdere risorse pubbliche e tempo prezioso, occorre un piano coordinato che preveda le presenza di figure professionali di enti pubblici e di organismi sanitari specifici che lavorino gomito a gomito con le organizzazioni che operano da tempo sul campo e hanno contezza piena delle problematiche dei singoli

Inoltre, si rende un cattivo servizio al cittadino se gli si fa credere che la sicurezza di questa città è in pericolo perché ci sono in giro troppi accattoni e troppi senza tetto! Non si può criminalizzare chi non per sua colpa è costretto a vivere per strada e non ha avuto la forza e gli strumenti per uscire dal tunnel in cui lo hanno cacciato le avverse vicende della vita. Al contrario, occorre chiedersi perché a Pescara non siano disponibili ancora strutture in grado di dare un tetto ai senza fissa dimora per un lasso di tempo superiore a 21 giorni! Sappiamo tutti che il problema della povertà e dell’emarginazione sociale non è necessariamente collegato agli episodi di aggressione o di violenza ricorrenti nella nostra città, fenomeni questi che dovrebbero essere seguiti e gestiti dalle forze dell’ordine con le misure previste dalle leggi vigenti. Noi crediamo che senza questi doverosi distinguo la fase della continua emergenza sociale a Pescara durerà a lungo, lasciando colpevolmente per strada tanti disperati vittime dell’incapacità di amministrazioni pubbliche timorose o peggio ancora attente più al consenso elettorale che alla vita dei più deboli.

DAL DIRIGENTE DEL PARTITO DEI VALORI CRISTIANI:

Il dott. Francesco Di Achille nato in provincia di Teramo e al ritorno dalle vacanze dopo un altro anno trascorso si è reso conto che quasi nulla è cambiato dal 2018 ad oggi, ed ha deciso di far presente il tutto al Capo dello Stato, che i cantieri e le imprese sono ancora ferme al dopo terremoto:

Sì tratta di gente anche pensionata, che vive gratis in riva al mare, senza spendere un centesimo, grazie al terremoto. Mi riferisco a cittadini in provincia di Teramo, in particolare al Comune di Montorio, dove c'è uno sperpero di denaro pubblico a vantaggio di chi è ospitato da anni negli hotels e gravi disagi per chi convive ancora con le proprie macerie

Vergognose sono le strade dissestate a Teramo e nei vari Comuni della zona. In tal modo si penalizza il turismo e non si rispetta il popolo che paga le tasse.

Dalla Presidenza del Partito dei Valori Cristiani

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